Per essere il numero uno, devi allenarti come se tu fossi il numero due.
(Maurice Greene)
L’allenamento nello sport è il risultato di un’attività metodica di preparazione fisica, psicologica e tattica finalizzata alla disputa di una gara con lo scopo di ottenere il massimo rendimento .
Si determina così facendo un aumento del controllo neuromuscolare e del controllo posturale dinamico che va ad incidere sulla forza,sulla velocità, sulla resistenza alla fatica e sulla destrezza o semplicemente si conserva lo stato di forma.
Scopo quindi dell’allenamento è il raggiungimento di una condizione ottimale, ovvero la possibilità del massimo rendimento, senza danni alla salute.
I fattori allenanti sono:
1. La Durata di ogni esercizio e la Densità tra il tempo di lavoro e il tempo di recupero in una seduta di allenamento
2. La Quantità e l’Intensità di lavoro svolto in ogni seduta
3. Esercizi generali o specifici finalizzati e funzionali allo sport praticato
Questi elementi, opportunamente e differentemente combinati, formano il ritmo di allenamento, che è condizionato dalle doti naturali, fisiche e psichiche. Il ritmo di allenamento deve essere graduale e progressivo, in modo da raggiungere un quantitativo di lavoro superiore a quello richiesto dalla gara, cui l’atleta intende partecipare. Ciò consentirà di accumulare una carica energetica che potrà essere utilizzata se richiesta dalla competizione. Quando però la quantità di lavoro svolto durante l’allenamento supera le possibilità individuali, si verificano i cosiddetti disturbi da sovrallenamento. I sintomi sono principalmente un sovraccarico del sistema nervoso e consistono in spossatezza, facile irritabilità, ripulsa della pratica sportiva, mancanza di concentrazione, insonnia.
In sintesi tutti si possono allenare ma pochi possono indicare la strada corretta ……
Per me un giorno senza allenamento è come un giorno senza mangiare.
(Haile Gebrselassie)